Different Service ha testato di persona il nuovo crossover di Toyota, il C-Hr (Coupè High Rider), una delle principali novità al MotorShow di Bologna 2016.

La vettura ci ha piacevolmente sorpreso sia per quello che riguarda l’estetica, le finiture e per la comodità. Si poteva far meglio per la praticità e la capacità del baule ad esempio (solo 377 litri) e per la poca luminosità della parte retro, ma è un veicolo che verrà comunque molto apprezzato. Ovviamente l’ibrido sarà la versione di punta, è noto che la casa giapponese ormai è la leader indiscussa di questa alimentazione che nel prossimo futuro conquisterà fette enormi di mercato.

E’ una vettura pensata per l’uso cittadino ma non solo, è adatta anche a viaggi più lunghi e tratti misti, nel test drive effettuato l’auto reagisce bene a tutti i tipi di percorso, con il sempre ottimo cambio automatico (unica trasmissione concepita da Toyota per questo modello), non sportivo ma fluido ed efficace.

Si può avere anche il 4×4 ma solo su alcune versioni 1.200 benzina. Costruita in Turchia, dove viene fatta la Prius, ha linee massicce, spigolose e palestrate, il tetto spiovente crea un bel profilo accativante. Di certo è particolare e non banale, Toyota ha osato molto, riuscendo a colpire a segno. La vettura è lunga 436 cm, larga 179 cm e alta 156 cm combatterà nel segmento Fiat 500x, Nissan Juke, Opel Mokka.

4 allestimenti per l’ibrido, Business (unico con navigatore di serie), Active, Lounge e Style.

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